31-05-2011
Lettera aperta indirizzata da un papà all’egr. Prof. Macchiarini Paolo
di   Giampiero Tramontin
Egregio Professore mi permetto in questa circostanza di poterle dare del tu. Mi sembrerà più facile dirle ciò che veramente sento e provo nei suoi confronti.

Paolo per me sei e sarai SEMPRE PIU’ che professore SEMPRE PIU’ che amico SEMPRE PIU’ che fratello sei e resterai per sempre l’UOMO e la PERSONA a me carissima, che nell’arco di 24 ore ha salvato la vita di mio figlio.

Non voglio dilungarmi sulla storia di Stefano.
Tutti coloro che lo conoscono (e sono molti) sanno quale durissimo percorso questo ragazzo di 21 anni ha affrontato e tutt’ora affronta con esemplare forza di volontà e coraggio per sconfiggere un male terribile.
Stefano, meno di un mese fa, aveva pochissime speranze di vita.
Oggi, grazie a te Paolo, coadiuvato dalla tua eccezionale equipe, Stefano, per me papà e per Benedetta mamma, è come se fosse RINATO.
Tu non solo l’hai rimesso al mondo, ma hai anche infuso a Stefano e a noi genitori nuova linfa, nuova carica. Ci hai ridato la speranza, il coraggio e la forza per continuare a lottare per vincere la guerra.

Voglio approfittare di questa mia non solo per cercare di esprimerti tutta la riconoscenza l’ammirazione e la gratitudine che provo e proverò sempre, ma anche per manifestarti la mia solidarietà, avendo con profondo rammarico appreso da Internet che ci sono persone ed enti che denigrano il tuo operato.
E’ anche a loro, pertanto, che rivolgo queste mie parole nella speranza che la VERITA’ emerga e che tu veda riconosciuto e sostenuto il tuo incrollabile impegno di medico e uomo.

Mi rifiuto di credere che chi ti denigra sia veramente consapevole di chi sei e di cosa sei capace di fare: in caso contrario - infatti - si tratterebbe di malafede infinita ed incommensurabile.
Vorrei essere in grado di gridare al mondo che tu, PROFESSORE, sei un MEDICO, UN UOMO, UN RICERCATORE che dovrebbe essere preso a modello.
Le tue capacità professionali in te si coniugano con un’umanità profonda che ti rende instancabile nella ricerca di nuove tecniche che possano salvare la vita anche a coloro che altrimenti non avrebbero speranza e che nel nostro caso ti ha dato il coraggio di mettere in gioco la tua carriera e la tua credibilità.

Concludo con un appello alle istituzioni, affinché aprano gli occhi e si tengano stretto un professionista impegnato e capace come te, augurando loro di non provare mai la nostra disperazione e la nostra paura.

Ma mi rivolgo anche a te Paolo pregandoti di resistere e di continuare a mettere a disposizione della gente comune le tue doti e le tue conoscenze.
Nel mio piccolo posso solo assicurarti che io e tutte le persone a cui ho narrato il nostro calvario, saranno sempre disponibili a farti da scudo e da sostegno.

Paolo, rimani quello che sei, non cambiare non andartene.

Stefano, Benedetta ed io siamo con te, ti vogliamo bene.

Giampiero Tramontin

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Paolo Macchiarini