11-08-2010
Un faro in una notte scura come la pece
di   Dott. Francesco Tognetti
Egregio professore,

sono il dott. Francesco Tognetti e da qualche giorno ho letto su vari giornali il suo attacco ai baronati delle Università Italiane.
Concordo pienamente con Lei su ogni parola che ha speso e La stimo moltissimo non solo perché Lei è un grandissimo dottore, capace di dare la speranza ai pazienti che l’hanno smarrita da tempo ma anche perché ha avuto il coraggio di attaccare un sistema così corrotto ed arcaico come quello delle Università Italiane e non solo.

Io nel mio piccolo ho lavorato un anno nell’Università di Pisa e sono andato via per i medesimi motivi, sono entrato in una azienda farmaceutica sperando che le cose fossero diverse, che la dura legge del business portasse ad una selezione dei migliori ma purtroppo non è cambiato molto da quando lavoravo all’università: i conoscenti e gli incompetenti faranno carriera causando gravi danni all’intero sistema.

Francamente negli ultimi mesi ho raggiunto la saturazione di questa stasi mentale dell’intero sistema e di questa dilagante mediocrità: saturazione che ha portato ad una accenno di disperazione infatti nessuno si è mai levato contro il sistema!
Poi nei giorni passati ho letto le sue parole e Le assicuro che sono state come un faro in una notte scura come la pece. Grazie per tutto quello che ha fatto per i pazienti, per la ricerca e per avermi dato la forza di continuare a combattere il sistema cercando di migliorare questo mondo.

Grazie di cuore.
In fede,

Francesco Tognetti


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Paolo Macchiarini